In porta potrebbe esserci Baziotes, sono le forme più arcuate che potrebbero consentirgli di volare da un palo all’altro. Parabole ellittiche, distese di colore decise e la giusta leggerezza e snellezza nei movimenti. La difesa deve essere molto robusta e vede sicuramente Ad Reinhardt al centro, novello Baresi che procede per vie centrali, sembra monocromo ma non è. Lo vedi stazionare al centro del reparto e comandare i movimenti. Le sottili variazioni di colore gli danno occhio vivo, rapidità e varietà di movimenti. Esperto di linee laterali è Barnett Newmann. Anche qui cerchiamo la solidità della pittura distesa quasi monocromaticamente, colori decisi e stabili. Il difensore che deve anche coprire e non perdere palla. Laterale poiché la sua stabilità è mista alla capacità di fluidificare e di dare tematica tramite sottili linee. La difesa è completata da Philippe Guston, laterale destro coi piedi buoni, delicato a suo modo e fantasioso, una sorta di Maicon, capace di spingere e coprire. Si aggiunga ancora al centro il roccioso Adolpe Gottlieb, ottimo anche come saltatore e sui calci d’angolo, la sua visione sferica nella parte alta lo aiuta a dare garanzie sul gioco aereo.
Il centrocampo vede una mista di faticatori e palleggiatori. Un centrocampista di copertura potrebbe essere Sam Francis, stille di sudore per tutto il campo. Lo invade, ci lavora, continuamente recupera palla, riprende il filo e reimposta. De Kooning lo affianca in copertura ma con forse maggiore visione. Centrocampista di recupero e di fatica ma dai piedi anche buoni. Costruisce trame, vede i compagni, non disdegna di entrare duro, perno di una grande squadra. Erede di una tradizione olandese di giocatori con grande conoscenza dei meccanismi della partita. Clyfford Still mi pare sia un raffinato mezzo destra, di quelli che sembrano italiani. Della stessa risma di quei giocatori laterali che saltano l’uomo e crossano, volano, servono, creano occasioni, ma capace anche di dar battaglia in centro. Parabole argute, rotonde o diritte, veleggianti verso i finalizzatori. Tessere trame è la sua principale attività.
Mi pare evidente che ci voglia un regista che fa muovere tutta la squadra. Quello coi piedi buoni mi sembra decisamente Rotchko. Un russo con grande visione di campo, che può alternare giocate, lanci lunghi e forti tiri da lontano. Le grandi dimensioni avvolgenti sono una profondità di gioco e di mentalità, una visione, un coraggio nel determinare un gioco di attacco.
Il centravanti per me è Pollock, funambolo, giocoliere, dribbling e giochi di prestigio. Si avvolge nelle sue giocate come fosse brasiliano. Si vede bene che sa come e quando tirare in porta. Inebriante anche nello spazio breve. Franz Kline potrebbe essere un secondo attaccante da affiancare al primo più tecnico, una di quelle seconde punte molto fisiche, tiro forte, adatto al gioco aereo e alla battaglia in generale. Forse un po’ meno raffinato nel gioco stretto ma sicuramente efficace.
Ricapitoliamo:
Baziotes
Guston – Gottlieb – Reinhard – Newmann
Still – Francis – De Kooning
Rotchko
Pollock – Kline